Smart Working, molto di più del telelavoro
15 Novembre 2016
La rivoluzione digitale in atto nelle imprese e nella società stessa sta trasformando anche il lavoro. La rete, i nuovi device, la trasformazione verso il cloud, l’internet delle cose, i social, cambiano gli spazi di lavoro e le modalità di collaborazione ed erogazione e fruizione di servizi e informazioni, creando nuove professionalità ed abilitando nuovi modi di lavorare che lasciano spazio alla flessibilità e che richiedono un ripensamento delle competenze e dei modelli organizzativi e di management.
La rivoluzione digitale in atto nelle imprese e nella società stessa sta trasformando anche il lavoro. La rete, i nuovi device, la trasformazione verso il cloud, l’internet delle cose, i social, cambiano gli spazi di lavoro e le modalità di collaborazione ed erogazione e fruizione di servizi e informazioni, creando nuove professionalità ed abilitando nuovi modi di lavorare che lasciano spazio alla flessibilità e che richiedono un ripensamento delle competenze e dei modelli organizzativi e di management.
Per questo motivo non si può limitare lo Smart Working soltanto al concetto di telelavoro, ovvero “lavorare da casa” con il rischio di dover escludere alcune tipologie di mansioni. Per realizzare il lavoro agile, è necessario impostare un cambio sistemico che consideri in modo integrato le diverse leve di progettazione e che parta da un’attenta analisi dei profili lavorativi e delle loro esigenze all’interno dell’organizzazione, con l’obiettivo di definire per ciascuno le configurazioni coerenti ed efficaci di dotazione tecnologica, policy di flessibilità e spazi di lavoro. Nelle decisioni sono coinvolti HR manager, Facility manager, IT manager e l’intero top management.
Partendo da questo presupposto, non vi sono limiti alla capacità di immaginare i possibili ambiti di implementazione dello Smart Working con la possibilità di spaziare da progetti di ridefinizione dei canali e delle modalità di Customer Interaction sia fisici che virtuali fino alla sfida legata allo Smart Manufacturing, che richiederà di rivedere i modelli di organizzazione del lavoro anche all’interno delle fabbriche abilitando maggiori condizioni di flessibilità e autonomia per i team di lavoro.